FAUSTINO 2

FAUSTINO 2

Una… tante storie – 3 Continua

Di Maria Rabozzi

È il 5 settembre…

Questa data bisogna segnarsela. Ormai è autunno, non potrò più nascere come farfalla per quest’anno… non mi resta che dormire…

Nell’emisfero boreale, infatti, l’autunno meteorologico inizia il 1° settembre e l’estate inizia il 1° giugno.   

Passano i giorni, passano le settimane, passano i mesi… fuori pioggia, vento, brina, neve…

Qui nella mia box sistemata in cantina, ben saldo al mio rametto, sento appena l’aria sempre più fredda che sfiora la “casetta” dalla quale spero di uscire a primavera.

È la fine di maggio… oh, finalmente un bel tepore bussa alle pareti del mio “guscio” … ce l’ho fatta! 

Ho superato la brutta stagione e il gran momento è giunto. Chi osserva la mia crisalide, può vedere, in trasparenza, i colori della meravigliosa farfalla che sono diventato.

E’ il 30 maggio. Nasco di mattina presto, nessuno si accorge di me.

Attaccato al rametto, resta il “guscio” in cui ho riposato per tanti mesi e nel quale c’è stata la mia incredibile e straordinaria trasformazione.

La mano misteriosa m’invita a salire su un rametto, visto che sono finito sul fondo della box; poi mi lascia riposare nella penombra, in attesa che le mie ali si asciughino e si distendano per bene.

Passano le ore, ormai dovrei spiccare finalmente il volo, ma… c’è qualcosa che non va.

Povero me, un’ala non si è ben distesa, è rimasta un po’ piegata, come farò? 

Il sole è alto nel cielo, sono all’aperto, sono tornato nella Natura, aggrappato alla mano misteriosa che mi ispira tanta fiducia.

I caldi raggi e un venticello piacevole m’incoraggiano. Forse volerò lo stesso nonostante la mia ala malconcia. Il resto è tutto a posto, ho espulso anche il liquido bianco, non devo far altro che tentare.

Ci provo, ma, invece di andare verso il cielo, scendo giù nel prato. Che delusione! Non sono fatto per camminare in mezzo all’erba, io! Eppure è così, non sono in grado di volare! Meglio far ritorno nella mia box a riposarmi e aspettare tempi migliori.

Il giorno dopo il tempo è bruttino, c’è il vento e il cielo è nuvoloso. Senza il sole, non ho nemmeno l’energia necessaria per fare un altro tentativo.

La mano misteriosa mi offre un pezzetto di pera bella matura; dopo un attimo di esitazione, butto fuori la mia lunghissima “linguettina” e assaggio… niente male! Beh, consoliamoci, di fame non morirò e posso starmene qui posato su questo bel fiore di salvia che mi piace tanto.

E passa un altro giorno… un momento, non è un giorno qualsiasi, è il 1° giugno, è estate!

Ma che tempo strano… ancora nuvole, uffa!!! Allora proprio non ci sarà un posto per me nell’aria, non potrò cercarmi una compagna! Ah, scusatemi, non vi ho ancora detto che sono un maschio e mi chiamo Faustino.

La mano misteriosa mi offre di nuovo un pezzetto di pera. Ma sì, accettiamo quest’altro spuntino, anzi, aumentiamo la porzione, più energia ho, meglio è.

Di pomeriggio arriva il sole, un sole bello caldo, finalmente!

Salgo fiducioso sulla mano misteriosa e mi ritrovo all’aperto, forse stavolta ce la farò.

Ci provo… sì, ci provo… mi sento più forte, ma anche nervoso, devo dire.

Il primo tentativo è un voletto a bassa quota che mi fa arrivare sui grandi fiori rossi di un cespuglio di rododendro.

La mano misteriosa mi recupera e dopo pochissimo decollo… sììììììì!!! 

Questa volta salgo verso il cielo azzurro e vorrei allontanarmi di più, ma non sono ancora così sicuro e mi poso in cima a un grande nocciolo.

Ce l’ho fatta a volare!!! Da qui ripartirò, nonostante la mia ala malconcia e forse riuscirò a ritagliarmi un pezzetto di vita libera… io, Faustino, un piccolo coraggioso Macaone…

Una luminosa goccia di Mistero.

Fine

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